47°
ELEFANTENTREFFEN
Thurmansbang-Solla Loh (D) - 31-1-2 Febbraio 2003
Cronache di Luna, Alex77k12, Bullock, Lu Ziu...
Cronaca
di Bullock: dalla calabria all'Elefantentreffen...
CIAO
a tutti mi presento subito, mi chiamo Gianfranco
per gli amici Bullock, abito in un paesino
in provincia di Cosenza, San
Marco Argentano, sono un biker praticamente da sempre ho 27 anni
ma giro in moto dal 1993, attualmente ho una BMW
R 1100 RT, ma adesso basta con le presentazioni vi racconto quello
che è stata ledizione del treffen di questanno.
Mercoledì
29 gennaio, sveglia ore 5.00, guardo fuori dalla finestra e il tempo
non promette niente di buono piove a dirotto e cè nebbia
fitta, iniziamo bene
mi preparo, inizio la lunga vestizione di
cui alla fine a stento riesco a muovermi
fuori cerano 2
gradi. Comunque e deciso si parte in qualsiasi condizione atmosferica
(e qui andiamo oltre la pazzia)!!! Dopo 45 minuti arrivo a casa dellaltro
mio compagno di viaggio Fabrizio quasi
mio coetaneo il quale ha una BMW R 1100 GS,
fatto un riassunto del materiale trasportato quasi un quintale!!!!!
Si parte, facciamo la prima sosta allarea di servizio di Contursi
dopo circa 200 Km (questa è la nostra media autostradale), e
qui si scatena un nubifragio che ci lascia senza parole, aspettiamo
15 minuti e dopo un piccola tregua partiamo, fa freddino ma non piove
e la A1 è scorrevole, alle 15.30
imbocchiamo la A22 del Brennero e dopo
10 km precipitano le temperature -2 e la nebbia in val padana a stento
ci da 100m di visibilità, è ora di trovare un albergo
per la notte e su buon consiglio del benzinaio verso le 17.30 ad unandatura
di 80 km/h arriviamo sul lago di garda
dove ad Affi troviamo un confortevole hotel cena di rito birra birra
birra e dopo a letto già mezzi distrutti ( in inverno fare 1000
km equivale a farne 2000 in estate!!!!).
Giovedì
30 gennaio,
gia alle 7.00 siamo svegli e il meteo in tv prevede un calo delle temperature
con neve sullarco alpino. Alle 8.30 siamo già in autostrada
e più saliamo verso il Brennero più fa maledettamente
freddo, ai bordi dellA22 la neve diventa sempre più presente
così come la presenza di ghiaccio nella campagne intorno, verso
le 10.45 arriviamo al piazzale del Brennero
dove troviamo tutto innevato, ci sono tanti altri bikers, fatte due
chiacchiere acquistiamo i tickets per le autostrade austriache siamo
a solo 20 minuti dal confine. Mi telefonano da casa rassicurandosi della
situazione, e mi dicono che giù in Calabria
nevica di brutto!!!!!! Parlo con Fabrizio e siamo consapevoli
che ci aspetta limpossibile. Ripartiamo e dopo circa 1 ora siamo
ad Innsbruck, cè tanta neve ma le autostrade sono piene
di sale e si viaggia abbastanza bene, facciamo i 120km/h, lunico
problema è lacqua sporca di sale
che ci arriva addosso spruzzata dalle auto e dai tir(numerosissimi),
le moto sono già irriconoscibili e piene di sale. Sono le 14.00
e al confine con la Germania verso Kufstein
ci ritroviamo nel raggio di 1 km nel bel mezzo di una bufera di neve,
subito la carreggiata diventa bianca sotto la mia moto, il parabrezza
è già tutto innevato e la visiera del casco si appanna
in modo mai visto prima. In testa penso che è arrivata la fine
e ormai rassegnato aspetto solo il momento, io che faccio strada decido
nellimpossibilità di poterci fermare di proseguire a 30
km/h e a fatica riesco a seguire le impronte dei tir davanti a noi,
per fortuna dopo non sò quanti interminabili km siamo nei pressi
di Monaco dove continua a nevicare, ma
le strade sono molto più pulite e i spazzaneve/spargisale girano
come le formiche. Finalmente sul raccordo di Monaco e per il secondo
anno consecutivo mi ci sono perso di nuovo, ma per fortuna non ci sono
i caselli autostradali e in 15 minuti dopo vari tentativi troviamo la
giusta direzione per Passau. Dopo circa
unora di strada il destino vuole che una bufera
di neve ci investa di nuovo, ma rusciamo subito a trovare unarea
di sosta dove vi era già fermo un altro biker il quale parlava
solo tedesco e ci capivamo a stento in inglese, ma su una cosa concordavamo
fuck meteo!!!!!! , comunque trascorsi 20 minuti torna di
nuovo il cielo quasi sereno ma la strada è ormai un fangaio pieno
di sale e neve sporca, a velocità moderata(molto moderata), arriviamo
verso le 18 a Hengersberg, dove distrutti
troviamo subito la gasthouse prenotata
la settimana precedente via internet (www.viamichelin.com) , subito
doccia a 300°!!!! , e dopo cena nel ristorante stesso del piccolo
alberghetto (ottima la birra alla spina).
Venerdì
31 gennaio,
non so perché alle 7.00 am eravamo già svegli (cosa che
non succede mai a casa per il lavoro)
.. decidiamo di aspettare
almeno fino alle 9.00 visto che tutta la notte aveva nevicato e le strade
non erano ancora al 100%, infatti prese le moto e fatti i primi 20 metri
il mio amico Fabrizio, scivola per fortuna
molto delicatamente sul ghiaccio coperto dalla neve, rialzata la moto
e invocato non ricordo bene quanti santi partiamo per Solla,
che dista a circa 30 minuti da Hengersberg,
più ci arrampicavamo per le colline più nevicava e faceva
freddo e solo dopo 45 min arriviamo finalmente a Loh,
per fortuna troviamo subito parcheggio nella strada che scende verso
lentrata, paghiamo e con molto orgoglio ci impossessiamo subito
della medaglia e della patch dellElefantentreffen 2003, fatti
50 metri verso lo stesso posto dove campeggiammo lo scorso anno con
un altro mio amico Antonio(il fratello
di Fabrizio che ci raggiungerà più tardi da Parigi, lui
vive e lavora la), incontro un amico di Rimini
il quale già sul posto dal giorno prima con un gruppo di tedeschi,
ci offre subito un posto tenda, e un fuoco già acceso(che Dio
lo benedica)
.montiamo subito la tenda, ci sistemiamo e riscaldiamo
un po visto che nevicava ancora, e ci facciamo un giro fin giù
nella valle.
Sono già
le 17.00 pm e Antonio da Parigi non arriva
ancora e preoccupati ci arriva solo verso le 19.00 pm la telefonata,
nella quale spiega che avendo la ragazza dietro, ha fatto sosta a Stoccarda,
visto che stava andando in ipotermia!!! Da non credere, (e poi arriverà
alla festa solo il sabato pomeriggio verso le 17.00pm).
Comunque
siamo più tranquilli, e i tedeschi ci offrono
da bere e da mangiare, uno di loro è un cuoco, e prepara
per tutti una specie di zuppa di pane con formaggio
buonissima!!!! E dopo anche spaghetti alla matriciana!!!!
Non finirò mai di ringraziarli per lospitalità e
tutto il resto. Verso le 24.00 andiamo a dormire, il freddo è
davvero tanto e il mio amico bucato il materassino se la passa davvero
brutta, ma anche questa è passata.
Sabato
1 febbraio,
dopo una notte gelida, ci svegliamo verso le 8.00 am, la temperatura
è già diversi gradi sotto lo zero, cerchiamo di fare un
caffè, ci scaldiamo vicino al fuoco
e dopo andiamo a controllare le moto. Il telo che le copriva è
tutto pieno di neve, lo togliamo e subito accendiamo i motori, per fortuna
dopo qualche giro i nostri Boxer si accendono, tante moto non sono ripartite!!!,
e anche un altro pensiero è tolto, il resto della giornata trascorre
regolare sempre nevicando, scendiamo giù
nella valle dove acquistiamo t-shirt, cappellini e gadget vari in ricordo
di questa incredibile avventura. E quasi buio e finalmente arriva
il nostro amico da Parigi, e tutto il resto della sera lo trascorriamo
bevendo e mangiando intorno al fuoco, che poi questo è il vero
spirito di questo raduno.
Domenica
2 febbraio,
tutta la notte ha nevicato e nevica ancora, fa terribilmente freddo,
a stento riusciamo a raccogliere tenda e sacchi a pelo, sono già
le nove passate, la stradina che sale verso la strada principale di
Loh è piena di neve e ghiaccio, carichiamo
le nostre moto e a passo duomo dopo più di 5 minuti per
percorrerre circa 2 km, con i piedi a terra arriviamo alla statale che
scende ad Hengersberg, fa maledettamente freddo e nevica ancora
e sarà così fino al Brennero,
verso Kufstein ci fermiamo a fare benzina,
beviamo una cioccolata calda, e scopriamo che siamo
verso i 20 gradi sotto lo zero!!!! E nonostante il nostro pesante
vestiario, ci arriva fino alle ossa
ma altri bikers si fermono
e ci dicono che oltre il Brennero il cielo
è sereno e limpido per tutto il Nord Italia, ripartiamo e dopo
2 ore finalmente in Italia, la sera dormiamo a Modena
e poi Lunedì mattina ripartiamo e verso le 18.00 pm finalmente
dopo 3200 km di neve e gelo arriviamo finalmente
a casa, consapevoli di quello che abbiamo passato, ma orgogliosi
e pieni di ricordi che rimarranno per sempre dentro di noi, e con la
promessa che prima o poi ritorneremo in quella valle!
Concludo
consigliando a chi ha la possibilità, di andare almeno una volta
nella vita allElefantentreffen, e cercarlo di vivere nel pieno
del suo spirito,
Gianfranco
e Fabrizio
AVANTI...
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