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Memorial Spadino - Weekend per le strade Che dire, il sogno di tanti è quello di stare in mezzo agli amici…… Approntate
le ultime cose, carico la tenda sulla Breva, che muove i suoi primi
passi, e via!!! I colori del cielo cominciano a lasciare il posto al buio delle tenebre, quelle tanto belle quanto temibili… La A1 è parecchio percorribile e il giocattolino scorre veloce sviscerando tutti i suoi cavalli e dimostrandosi sugli appennini degna figlia delle grosse cilindrate. Arrivato all’uscita della Fi-Pi-Li ( che non è una presa x il culo, ma bensì una strada parecchio divertente ) raggiungo casa di Bobo che, con sorrisone megagalattico, m’avvisa dell’imminente arrivo di un paio di colleghi…Zia Nana, Wolf e Barbaraggiano… Apposto siamo!!! Infatti il vino e la birra scorrono a fiumi e formaggio e salame tanto quanto… e la serata si anima alla grande!!! Grandi ragassi!!! EWIWA… Nanna alle … vabè, non ha importanza…eheh, sveglia alle 7. Riesco a svegliare tutti,tranne il mio compagno di sacco a pelo Barbaraggiano. Con sommo piacere di B. che ancora malata mi regala un sorriso, e un grugnito di Bobo, saluto la Zia e Wolf e risalgo in sella… il mattino è tiepido, il sole in alto da poco, e il profumo del mare comincia a farsi sentire.
Esco dall’autostrada appena dopo Ivrea e decido di affrontare gli ultimi 70 km in statale. La strada è a tratti sporca, ma tutto sommato piacevole… comincio a darci dentro, cercando di scoprire pregi e difetti della Breva, che si dimostra un mostriciattolo sul misto veloce, un po meno in autostrada. La passeggiata sui monti risulta piacevole, conosco un paio di persone, con le quali decido di affrontare il resto dei tornanti, ed un gruppo di guzzisti, i Galli Cisalpini, coi quali faccio presto amicizia e raggiungo Morgex. Sulla strada mi trovo in mezzo a orde di motociclette, di ogni tipo e di ogni dove. Siamo in tanti, e diventiamo sempre di più. Saliamo, e finalmente arriviamo nello spiazzo antecedente l’imbocco del Traforo del Monte Bianco… una montagna enorme, piena di bellezze, misteri, intrighi e paure…tanto bella da amare, quanto da temere, coi suoi ghiacciai perenni e le sue vallate fiorite, pronte a farti assaporare gusti inimitabili ed inconfondibili… come la fratellanza, che in questo giorno ti avvolge e ti scalda.
Parcheggio in terza fila, a 5 metri dalla lapide che ricorda le vittime dell’incendio che costò la vita a parecchie persone. Una su tutte viene ricordata oggi: Spadino. Allo svilupparsi delle fiamme nel tunnel, indifferente al pericolo, un uomo magro magro, tanto da meritarsi il nome di Spadino, decide che non tutti devono morire… Prende la sua moto e comincia a solcare la strada tra i monti … Quella strada che in questo momento mi sta davanti agli occhi. Un buco stretto stretto, una via cupa ed interminabile che, con quelle lucette soffuse, pare la “ Highway to Hell”… la Strada x l’Inferno…
E si riparte dopo il rinfresco, io ed Ottorino, alla volta di Alessandria dove tanti Net ci stavano aspettando… Arriviamo oramai al crepuscolo, montiamo la tenda e cominciamo i festeggiamenti…Stanchi morti, tiriamo le 5 del mattino e poi mi rintano a nanna … x affrontare il giretto della domenica pomeriggio tra valli e mare: Recco… Tirando le somme, 1500 km in due giorni e mezzo, un mare di amici, sensazioni ed emozioni, ed un ricordo nel cuore… Che dire di più, me sciopa el coer… Vi voglio bene. |